Tratto dallo speciale:

Credito imprese: factoring in crescita

di Noemi Ricci

22 Febbraio 2017 09:30

Si fa sempre più strada tra le imprese italiane il ricorso al factoring come canale di accesso al credito alternativo al tradizionale finanziamento bancario.

Crescita interessante nel corso del 2016 per il factoring: i dati Assifact (Associazione Italiana per il Factoring) di fine anno mostrano il segno più quasi a doppia cifra (+9,53% sul 2015), superiore alle aspettative, per un volume d’affari totale di oltre 200 miliardi di euro.

Si registra inoltre una forte crescita anche per i crediti in essere (outstanding) pari al +6,12% e per i corrispettivi erogati alle imprese (+8,43%), nonché livelli di sofferenze e di crediti deteriorati contenuti e molto più bassi rispetto ad altre forme di finanziamento e accesso al credito: la quota di sofferenze, calcolata rispetto al totale lordo delle esposizioni per factoring, è pari al 3,20%, (in linea con l’anno precedente), mentre la percentuale di crediti deteriorati, pari al 6,67%, è addirittura più bassa rispetto al 2015.

=> Credito aziende: factoring, opportunità per PMI

Si tratta di segnali confortanti per l’economia italiana nell’ambito della quale il factoring conferma il suo ruolo cruciale, rappresentando circa il 12% del PIL, come sottolinea il Segretario Generale di Assifact Alessandro Carretta, che ricorda anche il ruolo del settore:

«nel sostegno finanziario alle imprese italiane protagoniste del ritorno al segno positivo della crescita economica».

Riportiamo di seguito i dati Assifact, relativi alle statistiche aggiornate al 31 dicembre 2016:

Dati
in migliaia di euro
Dati
al 31/12/16
Var. %
rispetto 31/12/15
Turnover Cumulativo 202.402.830 +9,53%
Outstanding 61.009.983 +6,12%
Anticipi e corrispettivi pagati 49.703.046 +8,43%

 

Quote di mercato

Factoring

.