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PMI del Mezzogiorno: al via i finanziamenti

di Francesca Vinciarelli

10 Dicembre 2015 10:00

Finanziamenti alle piccole e medie imprese del Mezzogiorno per un ammontare di 102,5 milioni di euro: i dettagli del Programma Iniziativa PMI del MiSE.

Si chiama Iniziativa PMI il Programma del Ministero dello Sviluppo Economico che incentiva le imprese del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia Abruzzo, Molise e Sardegna) con 102,5 milioni di euro. L’obiettivo del PON (Programma Operativo Nazionale) è di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese di queste regioni, migliorando le loro condizioni di accesso al credito. Come spiega inoltre il MiSE:

“Alle risorse stanziate direttamente nell’ambito del programma si aggiungeranno ulteriori risorse – da disciplinare all’interno del previsto Accordo di finanziamento tra Autorità di Gestione e Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) – derivanti in parte da fonti di natura nazionale, per un importo analogo a quello previsto come contribuzione FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e in parte dal programma COSME (Programma Europeo per le PMI)”.

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Il Programma Iniziativa PMI 2014–2020 del nuovo PON, approvato dalla Commissione Europea, prevede operazioni di cartolarizzazione di portafogli di prestiti bancari esistenti, attuate in sinergia con la corrispondente azione svolta dal Fondo centrale di garanzia nel PON “Imprese e Competitività”, che fornisce garanzie alle banche e agli intermediari finanziari riferite sia a singole operazioni finanziarie, sia a portafogli di operazioni.

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Il capitale liberato grazie alla cartolarizzazione di prestiti esistenti verrà utilizzato dalle stesse banche per erogare nuovi finanziamenti a tasso agevolato alle PMI localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno, per almeno 1,2 miliardi di euro, con un effetto moltiplicatore pari a 6 sulle risorse pubbliche dedicate all’iniziativa. Parte dei prestiti da cartolarizzare verranno assistiti dalla garanzia dei Confidi, così da massimizzare l’efficacia dell’iniziativa e liberare capitale non solo in capo alle banche ma anche ai Confidi stessi, permettendo loro di concedere nuove garanzie in favore delle PMI.

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