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Incentivi per assunzioni e formazione

di Filippo Davide Martucci

24 Gennaio 2014 09:05

Contro la disoccupazione, ecco alcune iniziative volte ad agevolare le assunzioni con contratti di lavoro stabile e incentivi per formare figure professionali in grado di rispondere alle richieste del mercato.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha emanato un bando (con scadenza a sportello) per l’assunzione agevolata a tempo indeterminato di lavoratori precari: è previsto un incentivo ai datori di lavoro privati (imprese, cooperative, associazioni, fondazioni e professionisti) con sede o unità locali insistenti sul territorio regionale, da 2.500 a 7.000 euro per ciascuna assunzione a seconda delle caratteristiche del lavoratore. Per approfondimenti e modulistica è necessario rivolgersi alla provincia competente a seconda di dove insiste il rapporto lavorativo. Viene finanziata con contributo a fondo perduto per:

  • trasformazione a tempo indeterminato di contratti a termine in essere al momento della domanda e con scadenza non superiore a 24 mesi;
  • assunzione a tempo indeterminato di personale, al momento della domanda, assunto presso lo stesso datore di lavoro con contratto intermittente, a progetto o di inserimento; assunzione a tempo indeterminato di personale al momento della domanda assunto presso il medesimo datore di lavoro in somministrazione di lavoro.

Requisiti. Il lavoratore per cui si richiede il contributo deve aver lavorato, nei cinque anni precedenti la richiesta, almeno 18 mesi (anche presso diversi datori di lavoro), con contratti precari: a tempo determinato, intermittente, di formazione e lavoro, di inserimento, di collaborazione coordinata e continuativa, di lavoro a progetto, di lavoro interinale, di somministrazione di lavoro, di apprendistato. È anche possibile richiedere il contributo per assunzione a tempo indeterminato di lavoratori fino a 36 anni al momento della domanda, impiegati presso il medesimo datore di lavoro con contratto a tempo determinato, intermittente, di inserimento, a progetto, di apprendistato, somministrazione di lavoro; per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori al momento della domanda impiegati presso il medesimo datore di lavoro svolgendo un lavoro di pubblica utilità. In questi ultimi due casi non è necessario il requisito della precarietà.

Formazione

Per chi punta alla formazione ci sono i fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua. Il Fondo Formazione PMI, attivo da ottobre – con disponibilità 2 milioni di euro – favorisce lo sviluppo di competenze a sostegno di competitività, innovazione e occupazione. Possono accedere gli iscritti al Fondo Fapi (Fondo Formazione Piccole Medie Imprese):

  • imprese o consorzi d’impresa già iscritte che si impegnino a restare tali per almeno 24 mesi. Nel caso in cui le aziende si candidino per formare in proprio i dipendenti, esse devono dimostrare di avere i requisiti logistici necessari per fare formazione, mentre quelle che vogliono sfruttare la Linea A devono essere in grado di dimostrare lo stato di crisi attraverso idonea documentazione;
  • enti di formazione e agenzie formative accreditate dalla rispettiva Regione e incaricate dalle aziende che beneficiano del contributo;
  • associazioni temporanee d’impresa (Ati) o di scopo (Ats) il cui capofila sia accreditato presso la Regione e abbia redatto una dichiarazione nella quale si impegni a costituirsi in associazione insieme a tutti gli altri componenti che devono sottoscrivere.

A conclusione del piano, le aziende che abbiano ottenuto il finanziamento devono attestare il regolare versamento all’Inps del contributo integrativo. I piani formativi devono essere sottoscritti e inviati online tramite apposito spazio sul sito www.gestionepiani.fondopmi.it.

  • Linea A: destinata a lavoratori, dipendenti e apprendisti in una delle condizioni di ricorso ad ammortizzatori sociali di natura pubblica e/o contrattuale vigenti; lavoratori a progetto a rischio di perdita del posto di lavoro. Gli altri dipendenti possono partecipare in qualità di uditori, ma senza aggravi di costo per Fapi.
  • Linea B: si rivolge a lavoratori a tempo indeterminato e determinato; lavoratori, dipendenti e apprendisti in condizioni di ricorso ad ammortizzatori sociali pubblici e/o contrattuali vigenti; assunti come apprendista; titolari di micro imprese; in via straordinaria anche lavoratori a progetto a rischio di perdita del lavoro (come da Dichiarazione di condivisione e approvazione del piano).

Possono contare su una premialità i piani formativi per lavoratori donna; over 45; assunti dalle liste di mobilità da meno di 6 mesi; giovani fino a 30 anni a tempo indeterminato da meno di 6 mesi. Possono beneficiare del contributo a fondo perduto le attività di formazione specifica di medie (copertura del 35% dei costi ammissibili) e piccole imprese (45% dei costi),  generale di medie (70% dei costi) e piccole imprese (80% dei costi). La copertura può aumentare di 10 punti, e comunque fino a un massimo dell’80%, se la formazione è rivolta a lavoratori svantaggiati o disabili.