La UE finanzia l’Erasmus per nuovi imprenditori

di Ermanno Cece

Pubblicato 17 Marzo 2010
Aggiornato 21 Novembre 2014 08:35

Come beneficiare dei finanziamenti europei per i soggiorni formativi all'estero riservati ai neo-imprenditori

Non solo studenti: dallo scorso anno l’Unione Europea finanzia soggiorni all’estero per nuovi e potenziali imprenditori. In attesa del nuovo invito (entro aprile), analizziamo il programma che sta riscuotendo grande successo in Italia ed Europa. Si tratta di un progetto pilota lanciato dalla UE nel febbraio 2009, che consente ai neo-imprenditori di acquisire capacità e conoscenze utili a gestire e sviluppare una piccola o media azienda, soggiornando per un certo periodo in un altro Stato membro a fianco di professionisti con esperienza.

Il programma è nato perchè il potenziale imprenditoriale europeo non è adeguatamente sfruttato. Nella UE, il 50% dei vorrebbe intraprendere un percorso imprenditoriale ma tende a rinunciare per il cattivo rapporto rischi/compensi, in un clima di business percepito come non sfavorevole.

Di qui, l’importanza di stimolare i giovani ad avviare una propria attività, anche oltre i confini nazionali esplorando e sfruttando le opportunità offerte da altri paesi: Erasmus per giovani imprenditori si prefigge di contribuire alla creazione di un clima nel quale le piccole aziende possano avere successo e l’imprenditorialità sia adeguatamente compensata.

Il programma offre a neo e potenziali imprenditori un sostegno finanziario per di effettuare un percorso formativo (cosiddetto training-on-the-job) della durata massima di 6 mesi presso Pmi operanti in altro paese UE, per facilitare lo sviluppo delle idea di business.

I vantaggi pratici sono diversi. Anzitutto, a contatto con un professionista affermato, si accrescono le conoscenze sull’avvio d’impresa. Inoltre, si migliorano le proprie capacità linguistiche, ci si confronta con un differente sistema imprenditoriale, si approfondisce la struttura dei mercati e le metodologie di organizzazione del lavoro, si sviluppano relazioni e si entra in nuovi network professionali, al fine di penetrarvi economicamente in un momento successivo.

Per il neo imprenditore, le attività da svolgere possono riguardare i seguenti aspetti:

  • accompagnamento all’imprenditore ospitante;
  • realizzazione di ricerche di mercato e sviluppo di nuove opportunità di business;
  • gestione di progetti di innovazione e ricerca e sviluppo;
  • sviluppo di competenze legate al settore della finanza per le Pmi;
  • sviluppo di attività di vendita e marketing nell’azienda ospitante.

L’imprenditore ospitante condivide conoscenze ed esperienze, comprendendo meglio come accedere ed affrontare mercati stranieri per future opportunità di business.

Il progetto si realizza con il supporto – nell’assistere gli imprenditori – di oltre 160 organizzazioni locali, regionali e nazionali (camere di commercio, agenzie di sviluppo, incubatori, etc.) coordinate a livello europeo da EUROCHAMBRES, l’Associazione europea delle camere di commercio e dell’industria, che agisce come ufficio di assistenza.

Ciascun percorso si sostanzia in una relazione tra due imprenditori, che vengono messi in collegamento attraverso le suddette organizzazioni. Partecipano allo scambio:

  • un neo-imprenditore maggiorenne, che stia seriamente pianificando di avviare o abbia già avviato un impresa da meno di 36 mesi e che dimostri di avere solida preparazione e coinvolgimento attivo nell’idea di business da sviluppare (in qualsiasi settore economico);
  • un imprenditore ospitante, proprietario o manager affermato di una Pmi di altro paese.

Il processo prevede 4 fasi:

Candidatura. Neo imprenditori e imprenditori ospitanti si candidano entrando in contratto con l’organizzazione intermediaria locale, responsabile di valutare le richieste.
Presentando domanda, il candidato è chiamato a redigere un dettagliato business plan nella lingua in cui opera l’organizzazione di supporto, con gli obiettivi finanziari e operativi dell’impresa e le stategie per raggiungerli. Le organizzazioni intermediarie sono a disposizione per fornire informazioni e assistenza al fine di facilitarne la stesura.

Incontro. L’organizzazione cerca di abbinare neo imprenditori e imprenditori ospitanti, ma i candidati possono anche cercare partner appropriati attraverso il database del programma e suggerire le proprie preferenze.

Preparazione e stipula del contratto . Le parti coinvolte (neo-imprenditore, imprenditore ospitante e organizzazione intermediaria) preparano e siglano un accordo contenente informazioni relative al business plan, al piano di formazione e di lavoro, i compiti, le responsabilità, le condizioni finanziarie e le eventuali implicazioni legali relative al soggiorno.
Dopo l’approvazione della Commissione, si partecipa alle attività preparatorie organizzate dall’organizzazione di sostegno.

Obiettivo del sostegno finanziario, contribuire ai costi di viaggio, soggiorno e mantenimento fuori sede del nuovo imprenditore, chiamato a fornire evidenza delle spese effettuate. Il massimo importo concedibile ammonta a € 1.100 al mese e l’organizzazione intermediaria ha il compito di consigliare l’imprenditore su fonti finanziarie alternative esistenti, per coprire i costi qualora essi superino tale cifra.

Di contro, l’Erasmus non prevede nessun rimborso per l’imprenditore ospitante che ha già la possibilità di avere a disposizione un imprenditore serio e in grado di contribuire allo sviluppo del business apportando idee, capacità, esperienze e conoscenze dei mercati esteri.

Attuazione. Neoimprenditore e imprenditore ospitante realizzano le attività in una o più fasi (nell’arco di 6 mesi) e riportano su di esse alla organizzazione intermediaria, che valuterà i risultati raggiunti.

Fino ad oggi, oltre 1.800 neo o potenziali imprenditori europei hanno fatto domanda di partecipazione al programma. Più di 1.300 domande sono state approvate, con 60 soggiorni già completati ed altri 500 che verranno portati a termine entro il prossimo giugno. Italia e Spagna insieme contano per quasi la metà delle richieste (46%), mentre il Regno Unito risulta la destinazione più richiesta.

I settori Pubblicità e Media assorbono il grosso delle richieste (16%), seguiti da ICT (10%), istruzione e formazione (9%), servizi di consulenza e turistici. Mediamente, il soggiorno dura 2/3 mesi.