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Artigianato digitale: reti d’impresa, domande al via

di Barbara Weisz

Pubblicato 18 Maggio 2015
Aggiornato 19 Maggio 2015 16:49

Da luglio via alle domande di sovvenzione riservate alle reti d'impresa che presentano progetti per lo sviluppo di artigianato digitale: decreto, scadenze, requisiti e regole.

Nuovo, decisivo, passo avanti per le agevolazioni alle reti di impresa per l’artigianato digitale: il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato il decreto che fissa i termini di presentazione delle domande a partire dal prossimo luglio. In base a quanto previsto dal decreto direttoriale dell’11 maggio 2015, le aziende potranno inviare le istanze dalle ore 10:00 del primo luglio alle ore 12:00 del 25 settembre 2015. Si tratta di una sovvenzione rimborsabile al 70% delle spese (fra 100mila euro e 1,4 milioni) sostenute da reti d’impresa dell’artigianato per lo sviluppo del digitale nel settore. Il riferimento normativo è il decreto ministeriale dello Sviluppo Economico del 17 febbraio 2015 e le risorse stanziate sono pari a 9 milioni e 60mila euro.

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Beneficiari dell’agevolazione

Reti di imprese oppure Associazioni temporanee (ATI), raggruppamenti temporanei, consorzi, contratti di rete che riuniscano almeno 15 imprese, il 50% delle quali deve appartenere al settore dell’artigianato o essere microimprese. Alla data di presentazione della domanda, le reti devono possedere i seguenti requisiti:

  • iscrizione al registro imprese;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti: non possono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali  illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regole con le normative edilizie e urbanistiche, del lavoro, della prevenzione infortuni, della salvaguardia dell’ambiente, con gli obblighi contributivi;
  • non aver subito nei tre anni precedenti provvedimenti di revoca totale di agevolazioni ministeriali (ad eccezione delle rinunce);
  • aver restituito agevolazioni per le quali è stato disposto ordine di recupero;
  • non essere impresa in difficoltà (in base al Regolamento GBER).

E anche previsto che la rete d’impresa preveda un soggetto con mandato di rappresentanza, la suddivisione delle competenze delle imprese partecipanti con specifico riferimento al programma digitale proposto, la sottoscrizione di un contratto di rete in base all’articolo 3, comma 4-quater, del dl 5/2009, oppure la costituzione di un consorzio con attività esterna di cui all’articolo 2612 del codice civile.

=> Formule di crescita per PMI: i modelli aggregativi

Progetti ammissibili

  • creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di conoscenze alle scuole, alla cittadinanza, agli artigiani e alle microimprese;
  • creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale;
  • creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese;
  • messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale;
  • creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitale.

I programmi prevedono sviluppo, condivisione e fruizione di tecnologie digitali per fabbricazione di nuovi prodotti e promozione processi produttivi e commerciali non convenzionali, attraverso ricerca e sviluppo di software e hardware digitale, condivisione in modalità open di informazioni, documenti e dati anche attraverso servizi digitali, con particolare riferimento al cloud (la nuvola informatica), tecnologie di produzione come modellizzazione e stampa 3D, prototipazione elettronica avanzata e software dinamici, tecnologie di “open hardware“, lavorazioni digitali quali il  taglio laser e la fresatura a controllo numerico e diffusione delle stesse presso istituzioni scolastiche autonome, università, centri di ricerca. Vanno inoltre rispettati i seguenti paletti:

  • spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a 100mila euro e non superiori a 1 milione 400mila euro;
  • durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione;
  • forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome, Imprese ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.

=> Reti d’impresa, la mappa nazionale

Spese ammissibili

  • beni strumentali nuovi di fabbrica;
  • componenti hardware e software strettamente funzionali al programma;
  • attività di ricerca e sviluppo;
  • consulenze tecnico-specialistiche e servizi equivalenti, limitatamente al 30% dell’importo complessivo del programma;
  • canoni di locazione degli immobili destinati alla realizzazione del programma;
  • oneri finanziari sui finanziamenti bancari concessi al Beneficiario, nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo del programma;
  • realizzazione di prodotti editoriali finalizzati alla diffusione, presso le istituzioni scolastiche e di istruzione, delle nuove tecnologie di fabbricazione e vendita digitale oggetto del programma ammesso alle agevolazioni;
  • opere murarie e assimilabili nel limite del 10% dell’importo complessivo del programma.

L’agevolazione

Consiste in una sovvenzione parzialmente rimborsabile pari al 70% delle spese ammissibili, non è cumulabile con altri benefici pubblici, viene restituta nella misura dell’85% della sovvenzione, senza interessi, in base a un piano a rate semestrali costanti, dopo almeno tre mesi dall’ultima quota a saldo dell’agevolazione, con scadenza il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, per un numero massimo di 10 quote di restituzione.

La domanda

Va presentata dal primo luglio al 25 settembre 2015 via PEC (posta elettronica certificata), all’indirizzo dgiai.artigianatodigitale@pec.mise.gov.it, allegando la domanda secondo lo schema contenuto nell’allegato 1 del decreto, copia dell’atto costitutivo, relazione tecnica del programma, piano dei costi, dichiarazione sostitutiva di atto notorio, copia degli accordi di collaborazione, eventuale altre documentazione utili alla valutazione del progetto. Il ministero pubblicherà le graduatorie entro 30 giorni dalla scadenza della presentazione delle domande (quindi, entro il 25 ottobre 2015).