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Nuovi incentivi nazionali al Made in Italy

di Anna Fabi

Pubblicato 18 Luglio 2018
Aggiornato 16 Gennaio 2019 11:19

Stanziati 177 milioni di euro per la promozione dell'internazionalizzazione e dell'export Made in Italy: programmi ammessi e mercati target.

In arrivo 177 milioni di euro per la promozione dell’internazionalizzazione Made in Italy: un piano straordinario promozionale, suddiviso in programmi speciali per specifici mercati quali USA, Cina, Canada e Russia e contenente piani ad hoc per Paesi ritenuti mercati maturi dell’Unione europea e dell’Asia.

L’obiettivo è di consentire alle imprese del Made in Italy di cogliere le opportunità e le potenzialità offerte dai piani di export.

La misura è contenuta in un decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico, emanato con il concerto con i Ministeri delle Politiche Agricole e degli Esteri, già registrato alla Corte dei Conti e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Mercati di target

Dai 75 mercati che compongono il 98% dell’export italiano, il piano individua un target di 15 Paesi prioritari:

  • missioni di sistema: Emirati Arabi Uniti (e Paesi del Golfo), Indonesia, Messico;
  • missioni di follow up: Brasile, India;
  • missioni G2G (o energia/infrastrutture): Cina (progetto speciale «Belt road Initiative»), Iran, Russia;
  • missioni B2B (elettronica, moda Ict) settoriali: Albania (infrastrutture, elettronica, elettrotecnica, oil&gas), Algeria (meccanica, elettronica, elettrotecnica), Giappone (cross-industry), Kenya (infrastrutture), Marocco (infrastrutture, automotive, Ict, meccanica, elettronica, elettrotecnica), Polonia (meccanica, moda e F&B, Ict, infrastrutture, elettronica ed elettrotecnica), Tunisia (edilizia, healthcare, Ict, automotive, F&B, elettronica ed elettrotecnica).

Progetti finanziabili

Una parte delle risorse finanziarie sono destinate a finanziare i progetti di comunicazione strategica e le attività promozionali innovative, come gli accordi con la grande distribuzione, le iniziative di e-commerce, rafforzando gli accordi con alcune importanti catene commerciali operanti nei principali mercati esteri.

Il piano punta inoltre a potenziare gli strumenti di digitalizzazione delle aziende, concedendo finanziamenti specifici per i beni strumentali e le alte tecnologie.